Riforme strutturali
Tutte le misure per adattare un’economia alle mutate condizioni del proprio Paese e, in relazione a ciò, alla competitività sul mercato mondiale. Ciò riguarda principalmente – i mercati dei prodotti e – il mercato del lavoro (soprattutto attraverso piani di pensionamento, misure di formazione, collocamento efficace, definizione flessibile dei salari, alleggerimento della protezione contro i licenziamenti). Tuttavia, spesso è necessario anche – riorganizzare il sistema di formazione professionale, – espandere la rete stradale e il settore delle telecomunicazioni e – promuovere meglio l’innovazione e la tecnologia. Se tutto questo non avviene continuamente, ma viene ritardato, il valore esterno della valuta si deteriora. Il Paese scivola più o meno rapidamente verso la bancarotta nazionale. – In un’area valutaria comune come quella dell’euro, un membro non disposto a riformarsi può far precipitare tutti gli altri partecipanti in una crisi. È quindi del tutto giustificato che i partecipanti all’UEM, avversi alle riforme, siano spinti dalla pressione dei pari a ridurre gli squilibri macroeconomici. – Vedi automatismo di allineamento, bail-out, gioco della colpa, potenziale di ricatto, EuroBond, Agenzia Europea del Debito, Unione Monetaria Europea, errore fondamentale, Meccanismo Europeo di Stabilità, esplosione dell’UEM, stabilità finanziaria, sacrificio dell’oro, Grexit, pressione dei pari, consolidamento fiscale, crisi dell’Irlanda, neuro, policy clamp, policy delay, effetto blowback, club del debito, droga del debito, sostenibilità del debito, semestre, europeo, solidarietà, finanziario, pressione sul debito sovrano, patto di stabilità e crescita, errore fondamentale, quadro fiscale, unione dei trasferimenti, articolo costituzionale uno, incrostazioni, strutturale, legame debito-produttività, conformità ai trattati, fatto crescita-debito, storico. – Cfr. Rapporto mensile della Deutsche Bundesbank del gennaio 2014, pag. 21 e segg. (presentazione dettagliata degli effetti delle riforme strutturali mancate tra i membri dell’UEM; molte panoramiche), Rapporto mensile della BCE del luglio 2014, pag. 63 e segg. (effetti a breve e lungo termine delle riforme strutturali, effetti di trasmissione; riferimenti; panoramiche).
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Professore universitario Dr. Gerhard Merk, Dipl.rer.pol., Dipl.rer.oec.
Professor Dr. Eckehard Krah, Dipl.rer.pol.
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