Soldi della porta
In passato, ai fedeli veniva chiesto di pagare una tassa per la manutenzione dell’edificio (mantenimento della chiesa) quando entravano in chiesa per il culto. I papi hanno ripetutamente proibito il denaro delle porte e una corrispondente proibizione è stata promulgata (canonica) per l’intera Chiesa cattolica. Le chiese protestanti, inoltre, non consentivano il pagamento della porta per la partecipazione alle funzioni religiose. Questi divieti assicuravano che l’accesso alle funzioni religiose rimanesse libero per tutti. La maggior parte delle parrocchie oggi chiede un contributo volontario per la manutenzione degli edifici ecclesiastici al termine della funzione. – È la tassa che alcune parrocchie fanno pagare ai turisti (visitatori) che entrano in edifici antichi come castelli, palazzi o municipi storici. Le entrate derivanti dalla tassa sul portone vengono utilizzate per la manutenzione della struttura di base dell’edificio (patrimonio edilizio). – Nelle discoteche, nei locali da ballo e simili, l’importo da pagare all’ingresso, di solito nel corso del controllo dell’identità (richiesta di un documento d’identità, prova dell’età), la cui ricevuta è spesso attestata da un timbro sul dorso della mano. – In occasione di alcuni eventi, tra cui concerti e spettacoli teatrali, è prevista una tariffa per chi desidera entrare in ritardo, dopo la chiusura delle porte (orario di chiusura). L’esperienza ha dimostrato che una tassa di importo adeguato può garantire che i visitatori arrivino puntuali e che l’evento non venga interrotto dal costante afflusso dei famigerati ritardatari. – Importo chiesto sulla porta di casa da dubbie raccolte di fondi di beneficenza porta a porta (scippatori di beneficenza), di solito con la connotazione che le persone visitate donino qualcosa per sbarazzarsi del raccoglitore di fondi. – Un altro termine per indicare il biglietto d’ingresso – si veda il termine „seat money“, „gate money“.
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Professore universitario Dr. Gerhard Merk, Dipl.rer.pol., Dipl.rer.oec.
Professor Dr. Eckehard Krah, Dipl.rer.pol.
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