Solidarietà, solidarietà finanziaria
Con la crisi greca è sorta la richiesta, soprattutto in quel Paese, che gli Stati membri con una buona competitività all’interno dell’UEM cedano volontariamente parte del loro prodotto sociale generato agli Stati membri più „deboli“. In alcuni casi, anche i Paesi con un tenore di vita inferiore a quello dei potenziali beneficiari potrebbero essere considerati pagatori. – Tale richiesta deve essere contrastata dal fatto che l’UEM non è stata deliberatamente concepita come un’unione di trasferimento. Ogni membro deve assicurarsi di mantenere il proprio bilancio nazionale in equilibrio. Nel Patto di stabilità e crescita, che è vincolante ai sensi del diritto internazionale, gli Stati partecipanti si sono espressamente impegnati in tal senso. Se i membri più „ricchi“ dell’UEM dovessero sostenere i partecipanti più „poveri“ nel modo richiesto, questi ultimi sarebbero poco incentivati a ridurre il loro debito nazionale e ad aumentare la loro competitività. – Certo, dal 2010 circa è diventato sempre più chiaro che gli elevati debiti accumulati da alcuni Stati membri dell’eurozona vengono comunitarizzati in un modo o nell’altro attraverso il circuito monetario. – Vedi svalutazione, fiscale, bail-out, aggiustamento di bilancio, blame game, falco del deficit, potenziale di ricatto, Unione Monetaria Europea, errore fondamentale, contribuente europeo, fallimento dell’UEM, caduta del peccato della BCE, sacrificio dell’oro, crisi greca, default, crisi irlandese, azzardo morale, legge di Murphy, Policy Bracket, Policy Default, Bailout, Ideologia del Ritorno, Stato Ombra, Club del Debito, Droga del Debito, Semestre, Europeo, Analisi di Sensibilità, Bilancio, Diritto Speciale di Prelievo, Pressione sul Debito Sovrano, Patto di Stabilità e Crescita, Difetto Fondamentale, Abuso di TARGET, Unione di trasferimento, articolo uno costituzionale, prelievo patrimoniale, legame debito-produttività, conformità al trattato, fatto crescita-debito, storico, unione monetaria 2° – Cfr. Bollettino mensile della BCE del settembre 2013, pag. 113 e segg. (risultati del rafforzamento del Patto di stabilità e crescita; sono necessari ulteriori miglioramenti).
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Professore universitario Dr. Gerhard Merk, Dipl.rer.pol., Dipl.rer.oec.
Professor Dr. Eckehard Krah, Dipl.rer.pol.
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