Struttura della cartolarizzazione
Una banca, in questo contesto spesso chiamata originator o originating bank – lega un gran numero di rapporti di credito in un pool (portafoglio), – separa il rischio di credito per mezzo di derivati di credito prima di trasferirlo agli investitori – in pacchetti più grandi (pool; bundle). Prima di ciò, – la banca di origine trasferisce i rischi di credito a una società veicolo indipendente (SPV, anche: conduit). Il rischio di credito del portafoglio è quindi separato dal cedente. A differenza della cartolarizzazione con cessione vera e propria, tuttavia, non vi è una vendita diretta dei crediti alla società veicolo, ma le attività di riferimento rimangono nel bilancio della banca cedente. L’investitore acquista invece titoli di debito (credit linked notes, CLN) emessi dalla società veicolo, assumendo così i rischi di credito degli asset di riferimento. La società veicolo investe i proventi sul mercato dei capitali come garanzia per i pagamenti all’investitore. – Le tranche di credit-linked notes emesse dalla società veicolo sono strutturate secondo il principio della cascata (principio di subordinazione) per quanto riguarda l’ordine di partecipazione alle perdite, solitamente in tre livelli: first loss, mezzanine e senior tranche. Di conseguenza, la rispettiva tranche partecipa alle perdite delle attività di riferimento solo quando tutte le tranche ad essa subordinate sono state esaurite. Grazie a questa struttura di cartolarizzazione, le tranche di rango superiore ottengono solitamente un rating di prima classe. – La collocazione dei rischi, soprattutto con controparti non controllate come gli hedge fund in tutto il mondo, significa che alla fine non si sa più chi detiene questi rischi. I rischi di concentrazione possono essere emersi anche tra i nuovi vettori di rischio, come è emerso chiaramente nella crisi dei subprime e nella successiva crisi finanziaria. Ciò si verifica quando si assumono posizioni troppo unilaterali. Nel caso di Deutsche Industriekreditbank e Sachsen LB, si trattava in definitiva quasi esclusivamente di titoli non sufficientemente garantiti da mutui casa negli Stati Uniti. Una sincronizzazione inaspettata delle inadempienze degli asset di riferimento nel rispettivo portafoglio porta quindi molto facilmente a uno shock. – Vedi asset, illiquido, pratica buy-and-hold, clausola di claw-back, loan versus paper, tesi di Diamond, cartolarizzazione di un singolo cedente, defeasance, equity kicker, first loss tranche, derivato di credito, estensione del credito, fiasco delle carte di credito, capitale mezzanino, azzardo morale, strategia originate-to-distribute, originator, pool, reintermediazione, repackaging, opzione di rimpatrio, effetto setback, single master liquidity conduit, spessore della tranche, cartolarizzazione true sale, effetto sottomarino, cartolarizzazione, cartolarizzazione, tradizionale, paper retention della cartolarizzazione, cessione. – Cfr. Rapporto mensile della Deutsche Bundesbank dell’aprile 2004, pag. 27 e segg., Rapporto mensile della Deutsche Bundesbank dell’ottobre 2005, pag. 87 (Emissioni di passività subordinate delle banche tedesche dal 1990 al 2004), Rapporto annuale BaFin 2013, pag. 89 e segg. (Posizioni di cartolarizzazione delle banche tedesche suddivise).
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Professore universitario Dr. Gerhard Merk, Dipl.rer.pol., Dipl.rer.oec.
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