Nel settore bancario islamico, un prodotto finanziario simile alla cartolarizzazione. Il sukuk è più propriamente un contratto di prestito la cui scadenza è fissata fin dall’inizio. Il prestito è garantito da un sottostante. Il mutuante (la banca) può trattenere il reddito dell’attività offerta in garanzia (il sottostante) in conformità al contratto. Ciò significa che si può rinunciare agli interessi sul prestito (il sukuk ha una scadenza determinata in anticipo ed è garantito da un’attività che consente all’investimento di ottenere un rendimento senza il pagamento di interessi. Non sorprende che i sukuk siano strutturati in modo tale che i loro detentori corrano un rischio di credito e ricevano parte del profitto e non un pagamento fisso di interessi in anticipo). – Nel dettaglio, esistono molte strutture speciali di un sukuk che, tra le altre cose, regolano anche un eventuale obbligo di versare contributi aggiuntivi o il caso in cui si verifichi una perdita dal sottostante. – Vedi Ijara, Istisna, Mudaraba, Murabaha, Quard al-Hasan.

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Professore universitario Dr. Gerhard Merk, Dipl.rer.pol., Dipl.rer.oec.
Professor Dr. Eckehard Krah, Dipl.rer.pol.
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https://www.jung-stilling-gesellschaft.de/merk/
https://www.gerhardmerk.de/

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